Il Pigneto è un quartiere di Roma poco fuori Porta Maggiore posto tra le vie Prenestina, Casilina e di Acqua Bullicante, che gli conferiscono una forma pressocché triangolare.
Si è formato a partire dal 1870 ed è costituito da un insieme di insediamenti abitativi quali il Prenestino, il Torrione, la borgata Galliano, l'Acqua Bullicante, la Marranella ed il Casilino lungo tutto il perimetro del "triangolo" ed il Pigneto stesso al centro di esso. Gli angoli di questo triangolo possono essere identificati nella Porta Maggiore (fra la Prenestina e la Casilina), largo Preneste (fra la Prenestina e l'Acqua Bullicante) e la piazza della Marranella (fra l'Acqua Bullicante e la Casilina).
Il suo nome deriva dalla presenza di una lunga fila di pini, molti ancora presenti, posti lungo il muraglione di Villa Serventi.
Curiosità
Il Pigneto ha fatto da scenario cinematografico a diverse pellicole, alcune famose come "Roma città aperta" di cui è memorabile la scena di Pina, intepretata da Anna Magnani, uccisa dai tedeschi in Via Raimondo Montecuccoli.
27.3.06
CONOSCERE IL MUNICIPIO VI: PARCO DEI GORDIANI - LA VILLA
Lungo la via Prenestina, su entrambi i lati della strada, si estende il "Parco dei Gordiani", che prende nome dalla famiglia imperiale del III sec. d.C. a cui generalmente si attribuisce la proprietà del complesso esistente su questi terreni. Scavi eseguiti dal 1954 al 1960 hanno tuttavia dimostrato l'esistenza di strutture preesistenti; sono stati infatti rinvenuti i resti di una villa di età tardorepubblicana, con l'atrio pertinente alla parte residenziale e la zona rustica con magazzini, ambienti per la torchiatura ed altri servizi. La costruzione della villa, che costituirebbe il nucleo primitivo di tutto il complesso, risalirebbe ad età cesariana, con rifacimenti successivi; ne sono attualmente visibili solo pochissime emergenze, perchè fu ricoperta subito dopo lo scavo per motivi di salvaguardia.
Ad una fase successiva, databile ad età imperiale avanzata, risale invece il complesso di ambienti di varia forma e dimensione, quasi tutti in laterizio, che costituisce un insieme indipendente dalla villa, ma ad essa raccordato da un lungo portico. Tuttora visibile quasi per intero la grande abside con volta a conchiglia di forma trapezoidale, al cui interno si aprono nicchie. All'estremità occidentale dell'area della villa si trovano due grandi cisterne ed una serie di murature accessorie; la cisterna più antica, situata a nord, è costituita da un'unica navata con paramento in opera mista, mentre l'altra, più grande, è a pianta quadrata, suddivisa in due navate coperte a botte e tra loro comunicanti; all'esterno, con paramento in opera mista, presenta quattro poderosi contrafforti su ogni lato; la costruzione, che presenta anche restauri successivi, risalirebbe agli inizi del II secolo d.C. A sud di tali cisterne, sempre nella parte settentrionale del Parco, si trova una grande aula ottagonale, coperta a cupola (all'interno della quale si notano ancora le olle fittili inserite per alleggerimento nella muratura) e con paramento in laterizio. La funzione di questo edificio sembra essere di sala di accesso monumentale al complesso della villa, databile, per le sue caratteristiche, agli inizi del IV secolo d.C. Della metà del IV secolo dovrebbe invece essere la grande cisterna quadrangolare addossata alla perete Est. Nel Medioevo sopra il monumento fu innalzata una torre di guardia di cui sono ancora visibili alcuni resti. Lungo i lati della via Prenestina, come di solito avveniva lungo le principali strade romane, si allineavano numerosi sepolcri, tra i quali soprattutto si nota, all'angolo con via Olevano Romano, un bel colombario coperto a volta, databile tra la fine del I sec.a.C. e l'inizio del I sec.d.C. Esso conserva resti di affreschi sulle pareti tra i vari ordini di nicchie per le olle cinerarie.Tra le strutture visibili nel parco, a sud di via Prenestina, si ricordano, infine, una grande cisterna di età antonina su due piani sovrapposti ed una struttura in opera cementizia lungo viale Partenope.
(Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma)
Ad una fase successiva, databile ad età imperiale avanzata, risale invece il complesso di ambienti di varia forma e dimensione, quasi tutti in laterizio, che costituisce un insieme indipendente dalla villa, ma ad essa raccordato da un lungo portico. Tuttora visibile quasi per intero la grande abside con volta a conchiglia di forma trapezoidale, al cui interno si aprono nicchie. All'estremità occidentale dell'area della villa si trovano due grandi cisterne ed una serie di murature accessorie; la cisterna più antica, situata a nord, è costituita da un'unica navata con paramento in opera mista, mentre l'altra, più grande, è a pianta quadrata, suddivisa in due navate coperte a botte e tra loro comunicanti; all'esterno, con paramento in opera mista, presenta quattro poderosi contrafforti su ogni lato; la costruzione, che presenta anche restauri successivi, risalirebbe agli inizi del II secolo d.C. A sud di tali cisterne, sempre nella parte settentrionale del Parco, si trova una grande aula ottagonale, coperta a cupola (all'interno della quale si notano ancora le olle fittili inserite per alleggerimento nella muratura) e con paramento in laterizio. La funzione di questo edificio sembra essere di sala di accesso monumentale al complesso della villa, databile, per le sue caratteristiche, agli inizi del IV secolo d.C. Della metà del IV secolo dovrebbe invece essere la grande cisterna quadrangolare addossata alla perete Est. Nel Medioevo sopra il monumento fu innalzata una torre di guardia di cui sono ancora visibili alcuni resti. Lungo i lati della via Prenestina, come di solito avveniva lungo le principali strade romane, si allineavano numerosi sepolcri, tra i quali soprattutto si nota, all'angolo con via Olevano Romano, un bel colombario coperto a volta, databile tra la fine del I sec.a.C. e l'inizio del I sec.d.C. Esso conserva resti di affreschi sulle pareti tra i vari ordini di nicchie per le olle cinerarie.Tra le strutture visibili nel parco, a sud di via Prenestina, si ricordano, infine, una grande cisterna di età antonina su due piani sovrapposti ed una struttura in opera cementizia lungo viale Partenope.
(Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma)
BUONO CASA: ARRIVA IL BANDO 2006
Successo del Comune di Roma e della Regione Lazio per il diritto alla casa.La nostra città potrà ridurre l'emergenza casa grazie ai 29.377.242 Euro trasferiti al Comune capitolino attraverso la Regione LazioLa stessa Regione ha, inoltre, destinato 10 milioni di Euro del proprio bilancio per integrare i fondi messi a disposizione dallo Stato al fine di affrontare il problema nazionale dell'emergenza abitativa. Roma è tra i primi comuni ad aver già pubblicato il bando buono casa per il 2006: il contributo riguarda il periodo 01/01/05 – 31/12/05 ed ammonterà ad un importo tra i 500 e i 3000 euro. Saranno 10.500 famiglie a poterne usufruire: in sostanza 1000 famiglie in più rispetto a quelle a cui è spettato il buono casa 2005. Sul Sito www.comune.roma.it, saranno disponibili le informazioni concernenti il bando, le indicazioni per la compilazione dei moduli e anche l'elenco dei Caf (Centri assistenza fiscale) che forniscono gratuitamente la di-chiarazione Isee (Indicatore si-tuazione economica equivalente). Il termine per la presentazione delle domande scadrà il 30 aprile 2006. La graduatoria provvisoria e l'elenco degli esclusi saranno pubblicati ed affissi all'albo pretorio entro fine maggio. Contro la graduatoria si potrà fare opposizione entro 30 giorni dalla pubblicazione.
IMPORTANTE: negli anni scorsi per i cittadini che già usufruivano del buono casa era sufficiente una semplice riconferma dei requisiti mentre, da quest'anno, è necessario, per tutti coloro che vorranno accedere al buono casa, partecipare nuovamente al bando.
IMPORTANTE: negli anni scorsi per i cittadini che già usufruivano del buono casa era sufficiente una semplice riconferma dei requisiti mentre, da quest'anno, è necessario, per tutti coloro che vorranno accedere al buono casa, partecipare nuovamente al bando.
NUOVO PIANO REGOLATORE
Approvato in Consiglio Comunale il Nuovo Piano Regolatore
Una maratona durata 14 ore fino a notte fonda, alla fine il quinto piano regolatore della storia di roma è stato approvato dal consiglio comunale.
Lo strumento urbanistico che traccia il futuro della città seguirà gli schemi gia’ indicati nei progetti del 2003 della giunta Rutelli.
Sono cinque i punti fondamentali, in primis la tutela del verde con più di due terzi del territorio comunale che diventano non edificabili. Poi l’ampliamento della città storica fuori dalle mura aureliane, lo sviluppo del trasporto su ferro, la valorizzazione delle periferie, miglioramenti sul problema delle case apertura della metropoli al suo hinterland.
VERDE PUBBLICO
Il nuovo piano prevede la tutela e il vincolo di 87.700 ettari di superficie: in pratica due terzi del territorio comunale risultano inedificabili. Il piano raddoppia le dotazioni di verde pubblico, con l'obiettivo finale di 7.900 ettari e uno standard teorico medio di 23,7 metri quadrati di verde per abitante.
TUTELA STORICA
Nasce il nuovo concetto di Città storica, che passa da 1.500 a circa 7.000 ettari di tutela. Oltre al territorio all'interno delle Mura Aureliane, comprende anche gli edifici progettati dai grandi architetti del Ventennio all'Eur, gli insediamenti di Ostia, il Flaminio.
POLICENTRISMO
Il nuovo piano individua 18 nuove centralità urbane, disseminate in tutta la periferia della Capitale. Tra queste, otto hanno già una pianificazione definita: Eur Sud-Castellaccio, Pietralata, Ostiense, Polo tecnologico della Tiburtina, Tor Vergata, Bufalotta, Ponte di Nona-Lunghezza, Alitalia-Magliana.
0CURA DEL FERRO
Nel giro di 15 anni la metropolitana crescerà del 400 per cento, passando da 36 a 129 chilometri e da 106 a 132 stazioni. L'investimento complessivo è di 15 miliardi.
AREA METROPOLITANA
Il nuovo PRG mira ad aprire la città al suo hinterland, posizionando funzioni importanti fuori dai confini comunali e avviando un lavoro di pianificazione con alcuni comuni limitrofi come Tivoli, Guidonia, Ciampino, Pomezia, Fiumicino, Frascati.
Il momento storico è arrivato in nottata dopo 3 anni di lavori nell’aula giulio cesare e una gigantesca mole di osservazioni fatte dai municipi, associazioni e comitati cittadini.Il piano è passato con il voto favorevole di tutto il centrosinistra, contrari invece alleanza nazionale, forza italia e udc che comunque non hanno fatto ostruzioniso la manovra dovrà ora passare al vaglio della giunta regionale. Bisognerà aspettare altri 6 mesi per rendere esecutivo il nuovo piano della capitale…
(Corriere Romano-22 marzo 2006)
AL VIA LE ISCRIZIONI PER GLI ASILI NIDO COMUNALI
Le domande potranno essere presentate fino al 27 aprile per i bambini dai tre mesi ai tre anni. Coscia: "Dal 2001 i posti nei servizi per la prima infanzia sono aumentati del 70%".
Al via dal 27 marzo le domande di iscrizione agli asili nido per i bambini da tre mesi a tre anni che potranno essere presentate fino al 27 aprile. A dare l'annuncio in Campidoglio, l'assessore alla scuola Maria Coscia, che ha parlato di alcune novita' per le iscrizioni ''per venire incontro alle esigenze delle famiglie''. Ad esempio, per il mese di luglio ''sara' possibile richiedere apposita iscrizione che puo' riguardare l'intero mese o solo 15 giorni. In quest'ultimo caso, la quota a carico dell'utente sara' ridotta del 50%. Nessuna quota contributiva - ha specificato - e' dovuta qualora il bambino non frequenti. Sara' inoltre possibile indicare la preferenza fino a 5 nidi''.
I moduli per l'iscrizione si trovano presso i municipi e si potranno iscrivere ai nidi comunali i bambini residenti a Roma nati dal 1 gennaio 2004 e quelli la cui nascita e' prevista entro il 31 maggio 2006. Possono essere iscritti, in base alla temporanea dimora, anche i bambini apolidi, nomadi e stranieri anche se privi di residenza. La domanda di iscrizione può essere presentata presso un solo municipio, ma si può scegliere, oltre a quello di residenza dei bambini, anche tra quelli dove lavorano i genitori o risiedono i nonni.
''A Roma abbiamo - ha commentato inoltre Coscia - la piu' grande rete di asili nido pubblici, con altissimi standard qualitativi e le tariffe piu' basse d'Italia, mai aumentate in 5 anni. Dal 2001 i posti nei servizi per la prima infanzia sono aumentati del 70%, passando da 8321 posti a 14250''. Allegata alla domanda sara' distribuita anche la Dichiarazione sostitutiva
unica' per il calcolo dell'Isee.
La priorita' in graduatoria viene data esclusivamente ai bambini diversamente abili o in situazioni familiari e sociali di disagio, accertate dai servizi sociali. Entro il mese di maggio saranno pubblicate le graduatorie provvisori ed entro dieci giorni dalla loro affissione i genitori potranno eventualmente presentare ricorso. La graduatoria definitiva sarà pubblicata a giugno.
(ansa)
CONOSCERE ROMA: I MUNICIPI
I diciannove Municipi di Roma rappresentano l'amministrazione locale della città di Roma in attuazione agli obiettivi di decentramento dei poteri stabiliti per Legge. Prendono nominalmente il posto delle preesistenti Circoscrizioni del Comune di Roma, che dal 31 marzo 2001 sono state istituite come Municipi, a seguito della delibera del consiglio comunale del 19 gennaio 2001 n. 22/2001.
Ciascun Municipio ha un proprio Presidente, scelto con elezione diretta, e la Giunta del Municipio, formata da quattro Assessori di cui uno con funzioni di Vice Presidente, appositamente nominati dal Presidente.I Municipi godono di autonomia gestionale, finanziaria e contabile; alle attribuzioni precedentemente conferire alle Circoscrizioni, sono state aggiunte maggiori competenze, tra cui quelle sullo sviluppo economico e sull'edilizia privata di interesse locale.
Sono contraddistinti da un numero, dall'1 al 20, ma il Municipio 14 non esiste. Infatti, dal 1992 la Circoscrizione 14 non esiste più, in seguito alla costituzione del Comune di Fiumicino.
I Municipi comprendono territori dei rioni, dei quartieri, dei suburbi e delle zone.
Municipio VI
Quartieri: Tiburtino (parte), Prenestino Labicano (parte), Tuscolano (parte), Collatino (parte)
Ciascun Municipio ha un proprio Presidente, scelto con elezione diretta, e la Giunta del Municipio, formata da quattro Assessori di cui uno con funzioni di Vice Presidente, appositamente nominati dal Presidente.I Municipi godono di autonomia gestionale, finanziaria e contabile; alle attribuzioni precedentemente conferire alle Circoscrizioni, sono state aggiunte maggiori competenze, tra cui quelle sullo sviluppo economico e sull'edilizia privata di interesse locale.
Sono contraddistinti da un numero, dall'1 al 20, ma il Municipio 14 non esiste. Infatti, dal 1992 la Circoscrizione 14 non esiste più, in seguito alla costituzione del Comune di Fiumicino.
I Municipi comprendono territori dei rioni, dei quartieri, dei suburbi e delle zone.
Municipio VI
Quartieri: Tiburtino (parte), Prenestino Labicano (parte), Tuscolano (parte), Collatino (parte)
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