27.3.06

NUOVO PIANO REGOLATORE


Approvato in Consiglio Comunale il Nuovo Piano Regolatore
Una maratona durata 14 ore fino a notte fonda, alla fine il quinto piano regolatore della storia di roma è stato approvato dal consiglio comunale.
Lo strumento urbanistico che traccia il futuro della città seguirà gli schemi gia’ indicati nei progetti del 2003 della giunta Rutelli.
Sono cinque i punti fondamentali, in primis la tutela del verde con più di due terzi del territorio comunale che diventano non edificabili. Poi l’ampliamento della città storica fuori dalle mura aureliane, lo sviluppo del trasporto su ferro, la valorizzazione delle periferie, miglioramenti sul problema delle case apertura della metropoli al suo hinterland.
VERDE PUBBLICO
Il nuovo piano prevede la tutela e il vincolo di 87.700 ettari di superficie: in pratica due terzi del territorio comunale risultano inedificabili. Il piano raddoppia le dotazioni di verde pubblico, con l'obiettivo finale di 7.900 ettari e uno standard teorico medio di 23,7 metri quadrati di verde per abitante.
TUTELA STORICA
Nasce il nuovo concetto di Città storica, che passa da 1.500 a circa 7.000 ettari di tutela. Oltre al territorio all'interno delle Mura Aureliane, comprende anche gli edifici progettati dai grandi architetti del Ventennio all'Eur, gli insediamenti di Ostia, il Flaminio.
POLICENTRISMO
Il nuovo piano individua 18 nuove centralità urbane, disseminate in tutta la periferia della Capitale. Tra queste, otto hanno già una pianificazione definita: Eur Sud-Castellaccio, Pietralata, Ostiense, Polo tecnologico della Tiburtina, Tor Vergata, Bufalotta, Ponte di Nona-Lunghezza, Alitalia-Magliana.
0CURA DEL FERRO
Nel giro di 15 anni la metropolitana crescerà del 400 per cento, passando da 36 a 129 chilometri e da 106 a 132 stazioni. L'investimento complessivo è di 15 miliardi.
AREA METROPOLITANA
Il nuovo PRG mira ad aprire la città al suo hinterland, posizionando funzioni importanti fuori dai confini comunali e avviando un lavoro di pianificazione con alcuni comuni limitrofi come Tivoli, Guidonia, Ciampino, Pomezia, Fiumicino, Frascati.
Il momento storico è arrivato in nottata dopo 3 anni di lavori nell’aula giulio cesare e una gigantesca mole di osservazioni fatte dai municipi, associazioni e comitati cittadini.Il piano è passato con il voto favorevole di tutto il centrosinistra, contrari invece alleanza nazionale, forza italia e udc che comunque non hanno fatto ostruzioniso la manovra dovrà ora passare al vaglio della giunta regionale. Bisognerà aspettare altri 6 mesi per rendere esecutivo il nuovo piano della capitale…
(Corriere Romano-22 marzo 2006)

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