20.4.06
Ara Pacis, scontro sulla teca di Meier
Architettura d'autore, Roma guarda al futuro
Pub e dintorni: l'invasione del I Municipio
19.4.06
Piazza Venezia, la pedana dei vigili diventa 'a scomparsa'
Chiusa la biglietteria Atac della stazione metro "Spagna"
Dal 20 aprile per lavori di adeguamento
Da giovedì 20 aprile, per lavori di adeguamento, chiuderà la biglietteria Atac della stazione Spagna della linea A della metropolitana, posizionata in prossimità dei tornelli di accesso alle banchine dei treni.
A disposizione degli utenti, per l' acquisto dei titoli di viaggio Metrebus, all' interno della stazione ci sono cinque emettitrici automatiche Meb, che verranno monitorate costantemente.
Inoltre, sono due le rivendite in prossimità della stazione.
In vicolo del Bottino, proprio all' inizio della galleria pedonale che porta alla metropolitana, c' è il bar al civico 8, aperto dalle 6 alle 22, festivi compresi, dove si possono acquistare Bit e abbonamenti mensili.
In piazza Mignanelli, accanto alla scalinata di Trinità de' Monti, vende titoli di viaggio anche l' edicola aperta tutti i giorni dalle 6 alle 20.
(newsletter dell'Atac: 19/04/2006)
Nel VI municipio vince l'Unione
I DS si riconfermano primo partito, come nel resto della Capitale
Nel VI municipio, così come nel resto della Capitale, grande affluenza alle urne, con un totale di 76.734 votanti (83,16%) al Senato e 82.635 (83,37) alla Camera.
Le donne, sempre più numerose, sono state 40.318 per il Senato con l'80,98% delle aventi diritto, mentre gli uomini hanno votato in 36.406 con una percentuale dell'85,69%. Per l'elezione dei deputati invece si sono presentate 43.189 donne (81,38%) e 39.451 uomini (85,67%).
Al Senato L'Unione ha vinto nettamente con il 56,8% dei voti contro il 42,5% della Casa delle Libertà. Per l'Unione i voti sono stati 42.722, per la CdL 31.940.
Fuori dalle coalizioni, Terzo Polo dellex-DC Vincenzo Scotti e Partito delle Donne vengono superati addirittura da Forza Roma, che ha ottenuto 381 voti (0,51%).
Anche alla Camera chiara affermazione dell'Unione con il 58% dei voti (47.024) contro il 41,84% della CdL (33.907).
In base alla maggior percentuale di voto conquistata, i Democratici di Sinistra sono il primo partito al Senato con il 23,36% (17.568 voti), oltre ad essere anche il primo partito di Roma. Alla Camera, DS e Margherita, nella lista comune dell'Ulivo raggiungono il 36,60% dei voti (29.666). Rispetto alle elezioni politiche del 2001, se i DS si consolidano, la Margherita non riesce a mantenere il risultato delle scorse poltiche.
Alleanza Nazionale, seconda forza in entrambe le camere, supera Forza Italia, con il 18,95% al Senato (14.250) e il 18,52% alla Camera (15.009). Anche AN perde dei voti (alla Camera sui 2000), ma resiste meglio del partito di Berlusconi.
Forza Italia raggiunge il 15,11% al Senato (11.361) e il 15,15% alla Camera (12.279).
Segue Rifondazione Comunista che con successo raggiunge l'11,51% dei voti al Senato (8660), facendo meglio solo nel V municipio, e il 9,76% alla Camera (7.911).
La Margherita, correndo da sola al Senato, prende il 9,7% dei voti (7.296).
L'UDC conquista il 5,54% al Senato (4.169) e il 5,48% alla Camera (4.442).
Insieme con l'Unione, che raggruppa, solo al Senato, Verdi, Comunisiti Italiani e Consumatori Uniti, arriva al 5,16% dei voti (3.880), mentre alla Camera il PDCI prende il 2,96% (2.402) e i Verdi il 2,62% (2.125).
Italia dei Valori di Di Pietro prende il 3% al Senato (2.259) e il 2,06% alla Camera (1.670).
La Rosa nel Pugno conquista il 2,12% al Senato (1.598) e il 2,21% alla Camera (1.793).
Con risultati minori: MSI-Fiamma Tricolore con 0,87% al Senato e 0,95% alla Camera; Alternativa Sociale con 0,85% al Senato e lo 0,97% alla Camera; UDEUR con 0,87% al Senato e lo 0,83% alla Camera; Pensionati con 0,66% al Senato e 0,73% alla Camera; DC-nuovo PSI con 0,55% al Senato e 0,52% alla Camera; Forza Roma con 0,51% al Senato.
Seguono Pensionati Uniti, Lega Nord, I Socialisti, Partito Donne D'Europa, Terzo Polo, Movimento Repubblicani, PSDI con percentuali di voti irrilevanti.
Al Senato su 76.734 votanti sono validi 75.209, mentre alla Camera su 82.635 sono stati convalidati 81.059 voti. Le schede bianche sono state 491 per il Senato e 406 per la Camera. La somma tra schede nulle e voti nulli sono stati 1.032 al Senato e 1.170 alla Camera. Non ci sono state, dunque, molte schede invalidate, probabilmente anche per effetto della nuova legge elettorale che prevedeva il solo voto sul simbolo del partito, senza le preferenze.
18.4.06
Roma vara il Passaporto elettronico
AUMENTANO I FALLIMENTI: 1 SU 4 NEL COMMERCIO, A ROMA LA MAGLIA NERA
(ANSA 17/04/2006)
15.4.06
1 MAGGIO: CONCERTONE DEDICATO ALLA CANZONE D'AUTORE ITALIANA
14.4.06
COMUNICATO STAMPA: SIMONE GARGANO, CAPOGRUPPO REGIONALE DEI POPOLARI UDEUR, LASCIA IL PARTITO
Alla luce delle incredibili, gravi e artatamente fantasiose accuse mosse alla mia persona dallo pseudo Segretario regionale del Partito e, nella convinzione che la ricerca di “colpevoli” ai quali addebitare l’insuccesso elettorale vada individuata in tutt’altra direzione, ritengo opportuno rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da Capogruppo e da iscritto ai Popolari Udeur del Lazio. Consiglio il Segretario Nazionale On. Clemente Mastella a valutare meglio le persone alle quali affidare il futuro del partito, perché con “questi santi non si và in paradiso”. Confermo la mia collocazione e quella degli amici che mi vorranno seguire nell’area di Centrosinistra “senza se e senza ma”, convinto che il nostro contributo sarà sicuramente utile al futuro Partito Democratico. Roma, 14 Aprile 2006
13.4.06
Via libera alla 'Cittadella dello Sport Roma'
Roma, 13 aprile 2006 - Un grande parco pubblico di 8 ettari fruibile dai cittadini, l'acquisizione da parte del Comune dei casali di Torre Vecchia da destinare a centro culturale, la realizzazione di opere destinate a verde pubblico e, cosa più importante, la realizzazione di un grande impianto sportivo che si chiamerà 'Cittadella dello Sport Roma'.Sono queste le caratteristiche del programma di trasformazione urbanistica del quartiere, approvato ieri in Consiglio comunale, e presentato oggi dal sindaco Veltroni, dall'assessore all'Urbanistica Roberto Morassut, insieme a Rosella Sensi, amministratore delegato della A. S. Roma e da Bruno Conti.Il provvedimento prende in esame un'area di 29 ettari ed è localizzato tra Quartaccio e Torre Vecchia Bastogi e mira a riconnettere urbanisticamente i due piani di zona 'Quartaccio' e 'Torre Vecchia 2' attraverso la creazione di un polo legato a funzioni ricreative, sportive, sociali. Prevista anche la realizzazione della tratta del nuovo asse viario, via Vinci-Piano di zona Torrevecchia 2, prevista dal nuovo Prg, da via dei Fontanili fino al nodo di scambio della futura fermata della metro A Torrevecchia. "Due anni fa - ha esordito Veltroni - avevo incontrato il presidente Sensi e avevamo ragionato su questa cittadella. Le società calcistiche hanno il problema di avere come capitale solo quello dei calciatori. La strada giusta deve essere quella della capitalizzazione o patrimoniale delle società. E se la città può dare un contributo a un'opera che è prevalentemente di interesse pubblico, allora siamo intenzionati a farlo". Il progetto della Cittadella dello Sport Roma prevede la costruzione di due campi di calcio regolamentari con illuminazione notturna di cui uno provvisto di anello per la corsa, spazi per l'atletica e tribune di 80mila spettatori. Un campo da calcio da otto e sette campi di calcetto polivalenti, due piscine di cui una coperta, una palestra con funzioni polivalenti e infrastrutture di servizio e parcheggi pertinenziali.Morassut è tornato a parlare dell'importanza di portare funzioni come queste "in un quartiere di periferia come a Torrevecchia. In questo caso si tratta di attrezzature sportive che contribuiranno a dare un'identità al quartiere". Rosella Sensi ha posto l'accento sul fatto che "è importante che l'accesso allo sport diventi più facile".Intanto anche la Lazio si sta muovendo in direzione della riqualificazione di un'altra importante area dello sport capitolino: lo stadio Flaminio."D'intesa con la Sovrintendenza di Stato e con la famiglia Nervi stiamo progettando l'ampliamento dello stadio fino a 40mila posti, per farlo diventare lo stadio della Lazio e del rugby - ha dichiarato sempre il sindaco - ai primi di maggio ci sarà un incontro con la Sovrintendenza. Voglio sottolineare che questo progetto si realizzerà in coerenza con il disegno originario dell'architetto Nervi". Il primo cittadino ha anche annunciato che nel progetto si sta studiando la possibilità di parcheggi sotterranei.
Metro D, i lavori inizieranno nel 2009
Roma, 13 aprile 2006 - "La nuova Metro D, insieme alla B1, alla C e all'anello ferroviario, rappresenta un altro grande tassello per la rivoluzione urbana. Cambierà il modo di vivere e di funzionare della città". Il sindaco Veltroni ha partecipato stamani alla progettazione del project financing per la linea D della metropolitana di Roma all'auditorium Parco della musica dove è stato spiegato che con le nuove linee metropolitane la rete romana passerà dai 40 a 84 chilometri, la copertura passerà da 400 mila a 820 mila passeggeri, la domanda servita aumenterà da 860 ad 1 milione e 700mila cittadini."La vera alternativa all'uso dell'auto è il ferro - ha continuato il sindaco - costruire una rete metropolitana in una città con preesistenza archeologica rappresenta un'esperienza unica al mondo. Da anni a Roma stiamo sperimentando modelli innovativi e questo che oggi presentiamo è uno di quelli". Il project financing prevede che gli introiti dei biglietti venduti per la nuova linea D rimarranno in capo al Comune mentre alla concessionaria sarà versato per 25 anni dall'amministrazione un canone annuo di disponibilità: "Non vogliamo - ha precisato Veltroni - che il projet financing ricada sui cittadini, per questo il prezzo del biglietto rimarrà stabilito dall'amministrazione".Oltre a garantire la qualità architettonica delle nuove stazioni e la tutela archeologica, la Metro D insieme alle altre linee metropolitane porterà alla completa pedonalizzazione del centro storico."Ma tutto questo - ha aggiunto Veltroni - rientra anche in un'idea sociale, perché riconnetteremo la città alle periferie. La realizzazione di queste opere sarà anche un traino economico per la vita della città". "Per questo - ha concluso - chiediamo al sistema delle imprese italiane di accompagnarci in questo sforzo e di partecipare all'inizio di questa nuova stagione".L'assessore capitolino alla Mobilità Mauro Calamante ha ricordato i costi di investimento per la nuova linea: "Il totale è stimato in circa 2860 milioni di euro. Il costo della tratta prioritaria, Fermi-Prati Fiscali, da realizzare entro il 2018 anche se il sindaco pronostica tempi più brevi, incide per circa il 65% ed è pari a 1860 milioni di euro, mentre quelli della diramazione est e del prolungamento sud ammontano rispettivamente a 600 e 400 milioni di euro. Prevediamo 400mila passeggeri al giorno e 700 corse quotidiane". Alla presentazione del progetto è intervenuto anche il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo: "La linea D rappresenta un volano per la mobilità regionale e un volano politico del rapporto tra pubblico e privato per la realizzazione di infrastrutture". Secondo Marrazzo è un errore decontestualizzare la mobilità romana da quella regionale: "Risolvere i problemi di Roma significa risolvere anche quelli del Lazio. Tutto quello che si fa nella Capitale - ha aggiunto - è inutile se non si integra con le aree fuori dalla metropoli, ossia con la capacità di integrarsi al sistema di mobilità regionale". "La nuova linea D - ha concluso Marrazzo - non sarà solo mobilità di passeggeri ma porterà anche sviluppo economico". Sulla questione dei finanziamenti insiste il presidente di Metropolitane di Roma, Chicco Testa: "Non c'è altra strada al project-financing, per realizzare quest'opera serve un finanziamento da privati". Testa ha spiegato che "il progetto costituirà la base di una gara di appalto, fatto salvo il diritto di prelazione del promotore rispetto agli altri soggetti concorrenti. La gara sarà indetta all'inizio del 2008 e per la fine di quell'anno sarà selezionato un concessionario. La stipula della 'concessione di costruzione e gestione' della linea D è prevista per l'inizio del 2009".Il concessionario costruirà la linea e la gestirà per 25 anni per conto dell'amministrazione comunale. Al termine della concessione la proprietà dell'intera linea D sarà trasferita senza oneri al comune di Roma. La procedura prevede l'affidamento della tratta prioritaria (11 chilometri per 12 stazioni), riservandosi l'opzione di affidare le successive tratte: 'diramazione est' fino a via Ugo Ojetti (5 km, 6 stazioni) e il 'prolungamento sud' fino a piazzale dell'Agricoltura (4 km, 4 stazioni).L'amministrazione comunale continuerà a percepire i proventi del servizio, gestendo indipendentemente dal concessionario il complesso sistema di ricavi tariffari del sistema Metrebus. Al concessionario invece l'amministrazione concederà un canone annuo di disponibilità. Il concessionario dovrà garantire la capacità unitaria dei convogli contenuta (massimo 800 passeggeri), alta frequenza del servizio (intervallo tra i convogli dell'ordine di 90' nelle fasce orarie di punta), automazione integrale dell'esercizio (convogli senza conducente a bordo), elevato comfort (5-600 passeggeri massimo previsti a bordo su un totale di 800 posti).L'amministratore delegato di Met.Ro., Federico Bortoli, ha evidenziato la necessità di modificare il sistema della legge obiettivo che non contiene tra le opere finanziate la linea D: "Vengono invece valutate ad interesse nazionale, ben 206 opere, quando invece dovrebbero essere al massimo 15 o 20".
(Romaone)