Roma, 13 aprile 2006 - "La nuova Metro D, insieme alla B1, alla C e all'anello ferroviario, rappresenta un altro grande tassello per la rivoluzione urbana. Cambierà il modo di vivere e di funzionare della città". Il sindaco Veltroni ha partecipato stamani alla progettazione del project financing per la linea D della metropolitana di Roma all'auditorium Parco della musica dove è stato spiegato che con le nuove linee metropolitane la rete romana passerà dai 40 a 84 chilometri, la copertura passerà da 400 mila a 820 mila passeggeri, la domanda servita aumenterà da 860 ad 1 milione e 700mila cittadini."La vera alternativa all'uso dell'auto è il ferro - ha continuato il sindaco - costruire una rete metropolitana in una città con preesistenza archeologica rappresenta un'esperienza unica al mondo. Da anni a Roma stiamo sperimentando modelli innovativi e questo che oggi presentiamo è uno di quelli". Il project financing prevede che gli introiti dei biglietti venduti per la nuova linea D rimarranno in capo al Comune mentre alla concessionaria sarà versato per 25 anni dall'amministrazione un canone annuo di disponibilità: "Non vogliamo - ha precisato Veltroni - che il projet financing ricada sui cittadini, per questo il prezzo del biglietto rimarrà stabilito dall'amministrazione".Oltre a garantire la qualità architettonica delle nuove stazioni e la tutela archeologica, la Metro D insieme alle altre linee metropolitane porterà alla completa pedonalizzazione del centro storico."Ma tutto questo - ha aggiunto Veltroni - rientra anche in un'idea sociale, perché riconnetteremo la città alle periferie. La realizzazione di queste opere sarà anche un traino economico per la vita della città". "Per questo - ha concluso - chiediamo al sistema delle imprese italiane di accompagnarci in questo sforzo e di partecipare all'inizio di questa nuova stagione".L'assessore capitolino alla Mobilità Mauro Calamante ha ricordato i costi di investimento per la nuova linea: "Il totale è stimato in circa 2860 milioni di euro. Il costo della tratta prioritaria, Fermi-Prati Fiscali, da realizzare entro il 2018 anche se il sindaco pronostica tempi più brevi, incide per circa il 65% ed è pari a 1860 milioni di euro, mentre quelli della diramazione est e del prolungamento sud ammontano rispettivamente a 600 e 400 milioni di euro. Prevediamo 400mila passeggeri al giorno e 700 corse quotidiane". Alla presentazione del progetto è intervenuto anche il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo: "La linea D rappresenta un volano per la mobilità regionale e un volano politico del rapporto tra pubblico e privato per la realizzazione di infrastrutture". Secondo Marrazzo è un errore decontestualizzare la mobilità romana da quella regionale: "Risolvere i problemi di Roma significa risolvere anche quelli del Lazio. Tutto quello che si fa nella Capitale - ha aggiunto - è inutile se non si integra con le aree fuori dalla metropoli, ossia con la capacità di integrarsi al sistema di mobilità regionale". "La nuova linea D - ha concluso Marrazzo - non sarà solo mobilità di passeggeri ma porterà anche sviluppo economico". Sulla questione dei finanziamenti insiste il presidente di Metropolitane di Roma, Chicco Testa: "Non c'è altra strada al project-financing, per realizzare quest'opera serve un finanziamento da privati". Testa ha spiegato che "il progetto costituirà la base di una gara di appalto, fatto salvo il diritto di prelazione del promotore rispetto agli altri soggetti concorrenti. La gara sarà indetta all'inizio del 2008 e per la fine di quell'anno sarà selezionato un concessionario. La stipula della 'concessione di costruzione e gestione' della linea D è prevista per l'inizio del 2009".Il concessionario costruirà la linea e la gestirà per 25 anni per conto dell'amministrazione comunale. Al termine della concessione la proprietà dell'intera linea D sarà trasferita senza oneri al comune di Roma. La procedura prevede l'affidamento della tratta prioritaria (11 chilometri per 12 stazioni), riservandosi l'opzione di affidare le successive tratte: 'diramazione est' fino a via Ugo Ojetti (5 km, 6 stazioni) e il 'prolungamento sud' fino a piazzale dell'Agricoltura (4 km, 4 stazioni).L'amministrazione comunale continuerà a percepire i proventi del servizio, gestendo indipendentemente dal concessionario il complesso sistema di ricavi tariffari del sistema Metrebus. Al concessionario invece l'amministrazione concederà un canone annuo di disponibilità. Il concessionario dovrà garantire la capacità unitaria dei convogli contenuta (massimo 800 passeggeri), alta frequenza del servizio (intervallo tra i convogli dell'ordine di 90' nelle fasce orarie di punta), automazione integrale dell'esercizio (convogli senza conducente a bordo), elevato comfort (5-600 passeggeri massimo previsti a bordo su un totale di 800 posti).L'amministratore delegato di Met.Ro., Federico Bortoli, ha evidenziato la necessità di modificare il sistema della legge obiettivo che non contiene tra le opere finanziate la linea D: "Vengono invece valutate ad interesse nazionale, ben 206 opere, quando invece dovrebbero essere al massimo 15 o 20".
(Romaone)
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